Nel corso dell’ultima puntata di Tale e Quale Show su Rai 1, è andata in scena un’imitazione del rapper Ghali in cui veniva utlizzata la “blackface”, ovvero l’atto di dipingersi il volto di un altro colore a seconda dell’etnia del soggetto.
La tecnica, recentemente additata dal sistema dell’intrattenimento come obsoleta e retrograda, nonché razzista (poiché ricorda quando gli attori di colore non venivano ingaggiati nelle rappresentazioni ma erano interpretati da bianchi con il volto dipinto), è stata condannata dal rapper, il quale si è sfogato contro il programma sul proprio profilo Instagram.
Bastava l’autotune e un bel look. Non c’è bisogno di fare il BlackFace per imitare me o altri artisti. Potete dire che esagero, che mi devo fare una risata e che non si vuole offendere nessuno, lo capisco. Ma per offendere qualcuno basta semplicemente essere ignoranti, non bisogna per forza essere cattivi o guidati dall’odio. Siamo gli unici che lo fanno, quasi l’unico Paese. La comunità nera continua a chiedere di smettere ma non cambia niente. È la seconda volta che mi emulate in questo modo, non mi sono offeso, davvero, ma nemmeno ho riso.
Su queste pagine potete leggere la recensione di DNA, ultimo album di Ghali, a firma Luca Roncoroni.