Album
Chelsea Wolfe
Birth Of Violence
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Elena Raugei
- 18 Giugno 2019

Annunciato assieme al lancio del primo estratto The Mother Road, intensa ballad dedicata alla Route 66 e incaricata anche di aprire la scaletta, Birth Of Violence è il settimo disco della goth-doom-folk songwriter statunitense Chelsea Wolfe, nonché il quinto di fila a uscire per Sargent House, per la precisione il 13 settembre 2019. Il disco è stato registrato nella solitudine della propria casa, nel Nord della California, sempre con l’aiuto del fido Ben Chisholm, ed è connesso all’energia femminile, allo spirito materno della Terra, contro le dominanti forze distruttive del patriarcato. Tematiche come le sparatorie nelle scuole americane o l’avvelenamento del nostro pianeta non vanno comunque a discapito di un sofferto, misterioso intimismo. Le sonorità, invece, sembrano propendere verso una dimensione più acustica. Si segnalano i contributi di Jess Gowrie (batteria) ed Ezra Buchla (viola).
«Durante gli ultimi otto anni circa mi sono trovata in uno stato di costante movimento; andare in tour, spostarsi, suonare su nuovi palchi, esplorare nuovi posti e incontrare nuova gente – un incredibile periodo di apprendimento e crescita come musicista e performer. Ma dopo un po’ stavo iniziando a perdere una parte di me stessa. Avevo bisogno di prendermi un po’ di tempo lontano dalla vita on the road per raddrizzare i miei pensieri, imparare a prendermi maggior cura della mia persona, e per scrivere e registrare il più possibile mentre ho “il mercurio nelle mie mani”, come ha detto un mio saggio amico».
Ad anticipare l’album anche il singolo/videoclip Be All Things condiviso per lo streaming il 14 agosto 2019.