In uscita il 19 aprile 2019 via Blue Note/Capitol (e in seguito ritirato dalla pubblicazione per via dello scandalo che ha investito il cantante), Big Colors è il primo dei tre album d’inediti che Ryan Adams pubblicherà durante l’annata. Il disco, successore di Prisoner del 2017 (recensione di Marco Boscolo), è prodotto dallo stesso cantautore di Jacksonville assieme a Beatriz Artola e Don Was. Quest’ultimo, boss di Blue Note, attraverso le pagine del Washington Post ha speso importanti parole d’elogio per l’artista: «Vorrei che tutti potessero assistere alle session di registrazione di Ryan Adams… il flusso infinito di brillanti idee è sbalorditivo ed è chiaramente sfruttato nelle profondità più profonde dell’etere creativo. Il suo album eleva la forma d’arte in una nuova stratosfera ed è un onore e un brivido per tutti noi di Blue Note Records lavorare con lui. Ah, un’altra cosa: è il chitarrista più sottovalutato del rock’n’roll».
Ad anticiparlo i brani Doylestown Girl e Manchester («La musica di questo mistico posto ha plasmato la mia intera esistenza – racconta il musicista ad una radio locale che ha avuto in esclusiva la messa in onda del pezzo – al centro delle cose che amo ci sono band come Smiths, Joy Division, Oasis, New Order, Simply Red e Stone Roses»).
Al momento sappiamo che il secondo album programmato, ancora senza data di pubblicazione, s’intitola Wednesdays e contiene le collaborazioni di Emmylou Harris, Jason Isbell e Benmont Tench. Per quanto riguarda il terzo disco, non è ancora emerso nessun dettaglio (13 gennaio 2019).
di Daniele Rigoli