Lo scorso anno lo scrittore scozzese Craig Williams aveva pubblicato un articolo sul suo blog in cui indicava in Robert “3D” del Naja dei Massive Attack il capofila della crew artistica dietro al marchio Banksy spiegando le comuni origini rintracciabili a Bristol, gli inizi come graffitaro, le dichiarazioni di quest’ultimo riguardo alla storica amicizia tra i due, tracciando inoltre una serie di curiose coincidenze geografiche tra le apparizioni delle opere dello street artist e le session (o i concerti) della formazione trip hop in giro per il mondo, che arrivano fino alla cancellazione di un live del duo programmato a Dismaland.
Ebbene, durante un’intervista concessa a Scroobius Pip all’interno del suo podcast, l’iconico producer d’n’b Goldie, che recentemente ha pubblicato l’album The Journey Man, si è fatto scappare un “Robert” di troppo, riferendosi proprio al misterioso street artist. Di seguito, un estratto delle sue affermazioni con la clamorosa gaffe (a cui il producer ha cercato di rimediare cambiando discorso subito dopo).
«Give me a bubble letter and put it on a T-shirt and write Banksy on it and we’re sorted. We can sell it now… No disrespect to Robert, I think he is a brilliant artist. I think he has flipped the world of art over». [via Metro]
Su SA trovate la recensione del sopracitato ritorno di Goldie e quelle della discografia dei Massive Attack. Recentemente Banksy ha affermato di voler regalare un’opera inedita a chi alle elezioni generali in Gran Bretagna avrebbe votato contro i Conservatori. La sua ultima “installazione” è il Walled Off Hotel, un art hotel a West Bank city, Betlemme.