Recensioni

Yombe è un progetto italiano di Cyen e Alfredo, coppia anche nella vita, all’esordio assoluto con questo omonimo EP. «L’elettronica è sempre stata una costante dei nostri percorsi individuali, specialmente quando si incontra con la black music» dicono loro, e si sente, aggiungiamo noi. L’eterogeneo – non inedito, ma ancora troppo poco bazzicato dalle nostre parti – amalgama proposto dai due è un policromo mix di tribalismi assortiti e fascinazioni vagamente clubbistiche, scorie afro-futuriste e morbidi drappeggi soul, il tutto rimestato in una forma saldamente pop. SBTRKT è senz’altro il primo nome da spendere, anche se la dimensione a tratti primitivista sposata dai due li pone necessariamente su un piano altro.
Se la forma canzone non è mai davvero abbandonata, ai due piace macchiarla costantemente con riferimenti altri mutevoli e mutanti: già l’iniziale Later On gioca con ipercinetici tappeti percussivi e frenesie chiptune a colorare, che sostengono una melodie vocale – semplicemente – pop senza farsi mancare un intermezzo hip hop; Vulkaan è il singolo perfetto per un’uscita del genere: ritornello che entra in testa troppo facilmente e video rigorosamente in b&w, tra epicità a là Woodkid capitolo Iron e un’estetica tra l’ancestrale e – ancora una volta – il pop; può venire in mente la Katy Perry di Dark Horse, seppur con meno barocchismi e tematiche altre (si parla di assenza e metaforiche eruzioni emotive).
Tra minimalismi tribali (Drama) e notturne ombrosità situate nella fascinosa terra di nessuno tra trip-hop, future r&b e trap (Phemba), la palette stilistica mostrata è davvero ampia. L’altro pezzo forte è però SDIMS, che si apre su morbide ballabilità house da club sfociando poi in un chorus ancora una volta squisitamente pop. Sicuramente da tenere monitorati.