Dopo l’annuncio che David Lynch tornerà a calcare un set per una nuova serie Netflix intitolata Wisteria, le cui riprese dovrebbero partire nel maggio 2021, in molti hanno cominciato a speculare su un collegamento con Twin Peaks. Il progetto è tuttavia scollegato da quest’ultima. A ribadirlo è stato il co-creatore della serie tv in persona, Mark Frost, il quale via Twitter ha negato ogni suo coinvolgimento.
No, non sono coinvolto affatto. Non lo dico per questioni di contratto, non sono coinvolto. Punto
Frost ha inoltre risposto ad alcuni utenti che gli chiedevano se rispondesse in questo modo per via di un contratto di non divulgazione ma, a quanto pare, Wisteria sarà un progetto del solo Lynch e le motivazioni a riguardo sono chiare: i diritti di Twin Peaks appartengono a Showtime Networks che più volte si è detta disposta a produrre un’ulteriore stagione della serie qualora il cineasta lo avesse chiesto.
Not involved at all. https://t.co/jVBXPlJSRJ
— Mark Frost (@mfrost11) November 28, 2020
No. No NDA. Not involved. Period. https://t.co/PAM3VjIruu
— Mark Frost (@mfrost11) November 28, 2020
Wisteria ha senz’altro monopolizzato l’attenzione, ma l’attività di David Lynch regala perle anche nel presente, ad esempio, durante i suoi quotidiani Weather Report dove saltuariamente spuntano considerazioni e apprezzamenti musicali. Dopo aver parlato di This Magic Moment di Lou Reed, e prima ancora di Roads dei Portishead, in una recente puntata l’autore di Velluto Blu ha speso un elogio per Song To The Siren. E quel brano ci ha dato l’occasione per ripercorrere l’interessante storia che lo lega alla carriera del regista.