Era nascosto dietro un’impalcatura dal 2008, ora il murale di Banksy conosciuto come The Graffiti Painter, oppure The Painter, o ancora Velazquez, è tornato finalmente alla luce.
L’opera – spiega l’Independent – si trova a Notting Hill, a Londra, sul muro di un edificio all’angolo tra Acklam e Portobello Road e rappresenta un pittore d’altri tempi, con tanto di cavalletto, mentre scrive la parola “Banksy”. Per 11 anni è rimasta coperta da un ponteggio allestito per alcuni lavori di ristrutturazione dello stabile, ma adesso è tornata visibile a tutti. «Si tratta di un’attrazione deliziosa per Notting Hill, qualcosa che esprime appieno la sua londinesità», ha commentato Simon Lyons, amministratore di Enstar, la compagnia che ha finanziato la ristrutturazione». Lyons ha affermato anche che il murale è stato la ragione per cui ha deciso di acquistare l’edificio: «Uno dei motivi per cui ho comprato il palazzo era che lì c’era un Banksy, che gli conferiva quel profilo iconico. Quindi, nonostante io pensi che i prezzi delle sue opere siano privi di senso, potrei dire che sono un suo fan, in qualche modo».
Prima dell’inizio dei lavori – scrive sempre l’Independent – la società aveva pensato di spostare il murale da un’altra parte ma poi aveva cambiato idea perchè sarebbe stato troppo rischioso per l’incolumità del murale stesso.
An original #Banksy has been preserved and framed on a development on Portobello Road.
Deputy Mayor, @WalaaIdris said “As Banksy becomes increasingly renowned in the art world, it’s a pleasure to have one of his most iconic works here on the world famous Portobello Road." pic.twitter.com/xJd1DCsZ2n
— Royal Borough of Kensington and Chelsea (@RBKC) November 4, 2019
Ricordiamo che è in uscita a breve un nuovo volume fotografico, intitolato Banksy Captured. Recentemente, poi, un dipinto dello street artist è stato battuto all’asta per 11 milioni di euro. Ha fatto discutere anche la sua recente apertura di un negozio a Londra. La sua identità, com’è noto, non è mai stata svelata, ma è quasi certo che sia nato a Bristol, in Inghilterra, dove all’alba degli anni Novanta apparvero i suoi primi graffiti. Dopo un’attenta valutazione di una serie di indizi, e dopo un’intervista alla radio rilasciata dal producer d’n’b Goldie, è stato ipotizzato che possa trattarsi di Robert del Naja, leader della band trip-hop inglese Massive Attack.